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Mon voyage 2006.

Vous partez en Cote d'Ivoire? vous avez des questions? parlez-en aux ivoiriens et expatries.
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Mon voyage 2006.

Message par Essaba » juil. 01, 08 11:02 am



Grâce à la disponibilité de Gpapleu qui est offert de traduire mon histoire, je peux commencer à ouvrir mon coeur. Ce n'est pas facile de dire pas dans un langage vos émotions fortes et mémoires intenses je Remercie Gpapleu en avance pour sa disponibilité

Je sais' que ce sera un travail dur pour lui parce que je ne serai pas non plus briefez aucun linéaire.. beaucoup  d' émotions. Je demanderais que tu traduisiez tout.. J'écrirai aux épisodes

 Due anni fà ero, proprio in questi giorni ad Abidjan. E i ricordi affiorano alla mente.. e fanno male. Sarà questo il mal d'Africa di cui parlano tanto i libri?

L'Africa non ha vie di mezzo, o l'accetti o la respingi. Niente mediazioni al riguardo.

 Nonostante fossi stata sposata con un Ivoriano per 12 anni, a causa di vari imprevisti famigliari, non sono mai potuta andare in C.I. con mio marito e mia figlia. Ma due anni fà mi si è presentata l'occassionme della mia vita. Grazie alla generosità di una mia carissima amica che mi ha pagato il biglietto d'aereo sono potuta partire con lei per 2 settimana.

Non vi dico l'emozione. Era tutta la vita che aspettavo di vedere l'Africa. Prima ancora di incontrare il mio ex marito.
In due mesi dovevo preparare passaporto e vaccini necessari, mettermi tranquilla e aspettare il giorno della partenza.
In questi mesi contavo i giorni al contrario, come fanno i militare prima deò congedo.. - 1- 2.. E finalmente il giorno arrivò

Era anche la prima volta che prendevo un aereo. Dio mio che emozione. Partivo per il paese del padre di mia figlia, andavo ad incontrare anche i parenti con i quali, nonostante la separazione , avevo sempre tenuto un contatto. Soprattutto con mia suocera

Nè io nè la mia amica sapevamo esattamente dove avremmo alloggiato. Andavamo a casa di un amico di lei, che anche lei non aveva mai visto. Se le frontiere dividono, internet unisce.
Partenza alla cieca.
All'epoca le raccomandazioni dell'ambasciata Italiano erano. "non andate in C.I. se non strettamente necessario. La situazione è instabile e pericolosa Quando arrivate avvisare l'ambasciata di dove alloggiate. State lontani dai luoghi di ritrovo e dalle manifestazioni politiche."  In poche parole, state lontani dalla gente. Io e la mia amica ci siamo guardate ed abbiamo fatto una bella risate. No, io non abbiamo fatto nulla di tutto cio' che l'ambasciata ci suggeriva. Incoscienti?! Che senso ha andare in C.I. e vivere dentro gli hotel per europei?

A dopo..parte prima






"Quand les blancs sont venus en Afrique, nous avions la terre et ils avaient la Bible.Ils nous ont demandé de prier avec les yeux fermés; quand nous avons ouvert les yeux, les blanc avaient la terre et nous avions la Bible." Jomo Kenyatta



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Re:Mon voyage 2006.

Message par Eburneen » juil. 01, 08 11:55 am

Gbapleu,
Vas-y!!! Il faut respecter tes engagements, stp. Traduis-nous ce texte car Essaba veut commencer à ouvrir son coeur.
LE GARDIEN DU SOLEIL DES INDEPENDANCES



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Message par Essaba » juil. 02, 08 1:38 pm

2 parte

Passai gli ultimi giorni a fare e disfare le valige con la febbre in corpo .Avevo molti dubbi su cosa mettervi. I regali per i parenti, i repelletni per le zanzare, medicine varie tutte cose che poi avremmo poi lasciato .

L'unico punto negativo è che lasciavo mia figlia per 15 gorni. I motivi per cui non la portavo con me erano molti da quello economico , al fatto di non sapere esattamente dove andavamo, il periodo non proprio adatto per il clima (iultima settimana di giungo prima di luglio) non chè la sua salute un po' delicata.

Cosi' arrivo' il momento tanto atteso. All'aeroporto ero meravigliata come una bambina che vede il mare per la prima volta. Quanta gente diversa, quante lingue, che via vai. Persino l'attesa per l'embargo è stata un divertimento.. ed entrare per la prima volta in un aereo.. huaaa.. pazzesco. Volo Air Maroc, scalo a Casablancsa 3 ore di attesa.. ero circondata da arabi che trascinavano bambini vocianti..
Partenza via..che bello, la mia amica aveva paura e mi stringeva le mani.. io curiosavo dal finestrino.. sotto di me scorrevano le montagne , le coste, il terreno diventava sempre piu' piccolo ...AFRICAAA ARRIVOOOO..

Casablanca. Sul diplay del mio cellulare compare la scitta in FrancEse. "Benvenuto in Marocco , la compagnia .. non ricordo il nome.. ti augura un buon soggiorno ecc.ecc."
I miei piedi calcano la terra d'Africa. Il mio naso cerca di coglierne gli odori, la mia pelle le sensazioni.. Ma non era ancora la mia africa..Caldo boia.. afa e tsnti africani di ritorno per le vacanze.
Prendo posizioni vicino a una famiglia di ivoriani con tanti bambini. Cerco di leggere, ho 3 ore , il mio libro " L'Africa di Thomas Sankara:le idde non si possono uccidere" di Carlo Batà, un italiano. Ma non ci riesco. Troppo emozionata. La mia amica tira fuori la macchina fotografica , comperata per l'occassione, e ancora imballata. Decidiamo di dedicarci alle istruzioni per l'uso.

Intanto, per passare il tempo andiamo a bere una birra. Occhi puntati degli uomoni su di noi, uniche due donne che bevono birra. Accidenti, vero siamo ancora in Marocco.

Finalmente si ripartre. Altro decollo, altre emozioni. La mia amica è arrabbiata con Air Maroc perchè non distribuiscono alcolici, dopotutto, non tutti quelli che prendono questi aerei sono mussulmani. Ed ha ragione. Io pago e volgio il servizio che chiedo. Mica siamo in moschea.

Devo chiudere-- a dopo..




"Quand les blancs sont venus en Afrique, nous avions la terre et ils avaient la Bible.Ils nous ont demandé de prier avec les yeux fermés; quand nous avons ouvert les yeux, les blanc avaient la terre et nous avions la Bible." Jomo Kenyatta



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Re: Mon voyage 2006.

Message par Gbapleu » juil. 02, 08 2:44 pm

Essaba a écrit :

Grâce à la disponibilité de Gpapleu qui est offert de traduire mon histoire, je peux commencer à ouvrir mon coeur. Ce n'est pas facile de dire pas dans un langage vos émotions fortes et mémoires intenses je Remercie Gpapleu en avance pour sa disponibilité

Je sais' que ce sera un travail dur pour lui parce que je ne serai pas non plus briefez aucun linéaire.. beaucoup  d' émotions. Je demanderais que tu traduisiez tout.. J'écrirai aux épisodes

 Due anni fà ero, proprio in questi giorni ad Abidjan. E i ricordi affiorano alla mente.. e fanno male. Sarà questo il mal d'Africa di cui parlano tanto i libri?Il y a de cela 2 ans ,lorsque j'étais à Abidjan .Les souvenirs effleurent la mémoire et cela fait mal .n'est-ce pas ceci le mal d'Afrique dont parlent tant de livres ? 

L'Africa non ha vie di mezzo, o l'accetti o la respingi. Niente mediazioni al riguardo. 
L'Afrique n'a pas de demie mesure , ou tu l'acceptes ou tu la rejettes.Pas de médiation non plus dans ce sens .
 Nonostante fossi stata sposata con un Ivoriano per 12 anni, a causa di vari imprevisti famigliari, non sono mai potuta andare in C.I. con mio marito e mia figlia. Ma due anni fà mi si è presentata l'occassionme della mia vita. Grazie alla generosità di una mia carissima amica che mi ha pagato il biglietto d'aereo sono potuta partire con lei per 2 settimana.
Malgré que je fus marriée avec un Ivoirien pendant 12 ans , pour des imprevus liés à des questions de famillle nous n'avions jamais pu aller en CI , mon mari et ma fille , Mais il y de cela 2 ans , quand l'occasion de ma vie se presenta .Grace à la générosité d'une amie qui m'a payé le billet d'avion je m'y suis rendu avec elle pour 2 semaines .
Non vi dico l'emozione. Era tutta la vita che aspettavo di vedere l'Africa. Prima ancora di incontrare il mio ex marito.
In due mesi dovevo preparare passaporto e vaccini necessari, mettermi tranquilla e aspettare il giorno della partenza.
In questi mesi contavo i giorni al contrario, come fanno i militare prima deò congedo.. - 1- 2.. E finalmente il giorno arrivò
Je ne pourrai vous decrire l'émotion . C'était toute une vie que j'attendais pour voir l'Afrique . avant même que je ne rencontre mon ex-mari. En deux mois je dû preparer le passeport et les vaccins necessaires , me calmer et attendre le jour du depart . et pendant ces 2 mois je comptais les jours à l'envers , à la manière des militaires avant leurs congés , 1-2 ..et finalement vint ce jour .
Era anche la prima volta che prendevo un aereo. Dio mio che emozione. Partivo per il paese del padre di mia figlia, andavo ad incontrare anche i parenti con i quali, nonostante la separazione , avevo sempre tenuto un contatto. Soprattutto con mia suocera  C'était aussi la première fois que je prennais un avion . Mon Dieu , quelle émotion ! Je partais pour le pays du père de ma fille , j'allais aussi rencontrer les parents , avec lesquels malgré la séparation j'avais maintenu le contacte , surtout ma belle-mère . 

Nè io nè la mia amica sapevamo esattamente dove avremmo alloggiato. Andavamo a casa di un amico di lei, che anche lei non aveva mai visto. Se le frontiere dividono, internet unisce. Ni moi , ni mon amie ne savions où nous serions logées. nous allions chez un de ses amis , qu'elle même n'avait jamais vu . Si les frontières divisent , internet unie .
Partenza alla cieca. Depart à l'aveuglette .
All'epoca le raccomandazioni dell'ambasciata Italiano erano. "non andate in C.I. se non strettamente necessario. La situazione è instabile e pericolosa Quando arrivate avvisare l'ambasciata di dove alloggiate. State lontani dai luoghi di ritrovo e dalle manifestazioni politiche."  In poche parole, state lontani dalla gente. Io e la mia amica ci siamo guardate ed abbiamo fatto una bella risate. No, io non abbiamo fatto nulla di tutto cio' che l'ambasciata ci suggeriva. Incoscienti?! Che senso ha andare in C.I. e vivere dentro gli hotel per europei? A cette époque , les avertissements de l'ambassade Italienne étaient ;" Allez en Ci seulement qu'en cas de necessité . La situation est instable et dangereuse , quand vous y arrivez , prevenez l'ambassade de votre lieu de logement . eloignez-vous des lieux de retrouvailles et des manifestations politiques "  En resumé , restez loin des gens .Mon amie et moi , nous-nous sommes regardées , et nous en avions ri .Non , nous n'avions rien fait de ce que nous sugerrait l'ambassade . Inconscientes ? ! Quel sens cela avait d'aller en CI et vivre dans des hotels pour Européens ?
A dopo..parte prima A plutard ... première partie . La traduction de Gbapleu est en bleue dans le texte .  






UN HOMME QUI A PEUR N'EST PAS UN HOMME LIBRE !Gbap.



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Re:Mon voyage 2006.

Message par Essaba » juil. 02, 08 3:41 pm

merci 
"Quand les blancs sont venus en Afrique, nous avions la terre et ils avaient la Bible.Ils nous ont demandé de prier avec les yeux fermés; quand nous avons ouvert les yeux, les blanc avaient la terre et nous avions la Bible." Jomo Kenyatta



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Message par Essaba » juil. 03, 08 10:54 am

3 parte-

Oggi qui c'è il clima adatto per parlare di Abidjan. Una cappa di colore e umidità che ti uccide. NOn solo ho indosso anche un paio di pantaloni e una casacca che mi sono fatta confezionare a San Pedro. Adoro questo abbigiamento.

Mi posizione vicino al finestrino per guardare l'aereo che si stacca dal suolo Marocchino.. poi l'aereo buca le nuvule, il buio avanza, siamo entrati nel tardo pomeriggio, e non vedo piu' la terra sotto di me. Seguo la rotta sul monitor .Sono eccitatissima, tra qualche ora sarò ad Abidjan. Dormo un po'.. La mia amica mi scuote.. Hei , guarda so le vedi le luci, siamo in C.I. Ancora poco e arriviamo."

Non so' perchè, ma la vista di quelle luci lontane, scateno' in me un pianto a diritto. Tanto da preoccupare la mia amica. Pensava avessi paura dell'atteraggio . Ma non era cosi'.

Piu' ci si avvicinava ad Abidjan, piu' piangevo. Ed ancora oggi ripensare a quei momenti mi si inumidiscono gli occhi.

Era l'emozione, la felicità di essere li', ma anche la tristezza per non essere li' con tutta la mia famiglia.

Il pianto facile diventerà un'abitudine nei giorni che seguiranno. Per tutta la prima settimana.

Arrivo. Aeroporto, bello, aria condizionata a manetta, sembra l'isola del pinguino, una cosa che in C.I. , avro' modo di notare in ogni casa o bar climatisé. Bambini stanchi, giovani, francesi vocianti. Fila per espletare la burocrazia (timbri, bagagli-porca miseria la valigia della mia amica è stata aperta. Profumi spariti.. bè.. pazienza..) con i militari che ti scrutavano e dicevano "ah italiane. Bene. Italia bella. italiani belli. "
Eh, finalmente un paese dove gli italiani sono apprezzati piu' dei francesi. Quella di essere italiane e non francesi ci è tornato molto utile ai posti di blocco nei giorni successivi.

Fantastico..

Dall'altra parte del vetro la mia amica ha indivuato i nostri ospiti che ci stanno aspettando. Finalmente si esce. Aiutooo l'umidità mi assalte.. portando con sè tutti gli odori, i profumi e lo stupore delle strade di Abidjan.

Mi muovevo come in trans. Capivo poco il francese, la mia amica di piu', poi lei era la 2 volta che visitava la C.I., il suo stupore era minore. Ma, anche lei, non era preparata al decadimento che la C.I. ha avuto negli ultimi anni. A suo dire. Per me era tutto stupefacente. Io camminavo staccata dal suolo. Ero li' ma ero in paradiso. Se un paradiso esiste per me ha il ricordo di questo mio viaggio

Le luci non sono cosi' forti come nelle nostre città, tranne che in alcuni zone.. anzi, in altre zone le luci non ci sono proprio. E la pubblicità mi ricodava i cartelloni pubblicitari degli anni 60. Molta pubblicità sull'invio dei bambini a scuola. Nei giorni successivi capii il perchè.

Presentazioni.. poi armi e bagagli dentro la macchina.. un'impresa titanica.. su 3 porte 2 erano difettose..via verso.. Dove andiamo? domandò la mia amica Quartiere
Koumassi.
Ovviamente, posto vicino al finestrino, occhi incollati, naso all'aria. Orecchie e pelle come antenne. Per non perdere niente, ma proprio niente di quei primi momenti che mi si sarebbo impressi nella carne come cicatrici. Cicatrici che fanno male e bene allo stesso tempo.

Avrei voluto che i miei occhi si trasformassero in cinepresa, il mio sangue in pellicola..Strade sempre piu' deserte e sempre piu' buie mano a mano che ci avvicinavano a destinazione e con un maggior numero di buche. Caspita è pericoloso guidare ad Abidjan " posti diblocco, documento e soldi..

Non amo le divise, nè li' nè altrove.. e i militari ivoriani mi facevano paura. Con gli occhiali scuri anche di notte.. perchè poi? Puntavano le armi verso la macchiana.. oh oh calma.. che quelle cose sono pericolose... E senza sorridere mai.. dopo aver guardato il passaporto si'..toglievano anche gli occhiali e iniziavano a discutere con noi.. Madonna quanto tempo perso a fare trattative ..

Finalmente arrivammo in questa piccola stradina, buia , al confine con la laguna, da li scoprimmo parte una barca che ti porta dall'altra parte della laguna , in centro.
Buio anche in casa, nessuno in circolazione. Saranno state le 3 di notte. Avevo caldo, sentivo il bisogno di lavarmi, di andare al bagno e poi uscire. No, troppo facile. No luce, no acqua..e bagno impraticabile. NOn importa , mica mi voglio arrendere davanti a queste cose! Assolutamente no. Salviettine umide, cambio veloce , al buio di abiti e via.. maqui.

Non ci potevo credere. Ero stanca morta, due mesi di agitazione, la levataggia del mattino per partire, il viaggio.. eppure non sentivo la stanchezza. Sedute a queste sedie , sempre troppo alte rispetto ai tavoli sempre troppo bassi, dopo avere ordinato pollo alla barce e attiekè (non so' se si scrive cosi'.. ) insomma il piatto nazionale che io adoro, birra, nell'attesa che il tutto arrivasse. io guardavo.. guardavo e guardavo. NOn avevo parole. La prima constatazione è "Ma dove sono tutti i bianchi"? Noi eravamo le sole bianche in quel maqui del centro.. ed era sabato sera.

Meglio cosi'. Che bella gente. Le ragazze erano uno schianto (perchè sposano noi . mah mistero) e gli uomini -- bè non avevo fiato per respirare. Musica a palla , tutti che parlavano a voce alta ..io mi sentivo osservata.

Bè, non potevo lamentarmi, anch'io osservavo loro e in modo per nulla discreto.

Continuo domani--

Grazie.. e mi scuso se mi dilungo. Se vado avanti cosi' finisco questo raconto nel 2009....
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Message par Gbapleu » juil. 04, 08 9:05 am

Essaba a écrit :2 parte

Passai gli ultimi giorni a fare e disfare le valige con la febbre in corpo .Avevo molti dubbi su cosa mettervi. I regali per i parenti, i repelletni per le zanzare, medicine varie tutte cose che poi avremmo poi lasciato .Je passai les derniers jours à faire et à defaire les valises avec la fièvre au corps .je doutais sur ce qu'il fallait y mettre . Des cadeaux pour les parents , des insecticides contre les moustiques , des medicaments et toues ces choses que nous aurions abandonnè par la suite . 

L'unico punto negativo è che lasciavo mia figlia per 15 gorni. I motivi per cui non la portavo con me erano molti da quello economico , al fatto di non sapere esattamente dove andavamo, il periodo non proprio adatto per il clima (iultima settimana di giungo prima di luglio) non chè la sua salute un po' delicata.le seul point négatif est que je laissais ma fille pour 15 jours .les motifs pour lesquels je la laissais étaient nombreux d'abord pour le côtè économique et aussi pour le fait que je ne savais pas où nous allions exactement .le moment inadaptè pour le climat ( dernière semaine de juin .)et aussi elle a une santé un peu délicate . 

Cosi' arrivo' il momento tanto atteso. All'aeroporto ero meravigliata come una bambina che vede il mare per la prima volta. Quanta gente diversa, quante lingue, che via vai. Persino l'attesa per l'embargo è stata un divertimento.. ed entrare per la prima volta in un aereo.. huaaa.. pazzesco. Volo Air Maroc, scalo a Casablancsa 3 ore di attesa.. ero circondata da arabi che trascinavano bambini vocianti..Et ainsi arriva le moment tant attendu .A l'aèroport j'étais émerveillée comme une gamine qui voyait la mer pour la première fois .Combien de personne diverses , combien de langues .et de va et vient. Et même l'attente pour l'embaquement fut un divertissement...et monter pour la première fois sur un avion . le vole air Maroc , escale à Casablanca 3 hrs d'attente .. j'étais entourè d'Arabes qui trainaient des enfants hurlants .
Partenza via..che bello, la mia amica aveva paura e mi stringeva le mani.. io curiosavo dal finestrino.. sotto di me scorrevano le montagne , le coste, il terreno diventava sempre piu' piccolo ...AFRICAAA ARRIVOOOO..Départ partez ...Que c'est beau , mon amie avait peur et elle me serait les mains . moi je regardais avec curiosité par l'hublot ... En bas de moi les montagnes, les côtes , le territoire devenait de plus en plus petit .AFRIQUE j'ARRIVEEE....

Casablanca. Sul diplay del mio cellulare compare la scitta in FrancEse. "Benvenuto in Marocco , la compagnia .. non ricordo il nome.. ti augura un buon soggiorno ecc.ecc."Casablanca sur le display de mon portable apparait l'écriteau en français " bienvenue au Maroc , je ne me rappelle plus le nom de la compagnie , te souhaite un bo séjour etc...
I miei piedi calcano la terra d'Africa. Il mio naso cerca di coglierne gli odori, la mia pelle le sensazioni.. Ma non era ancora la mia africa..Caldo boia.. afa e tsnti africani di ritorno per le vacanze.Mes pieds foulent la terre d'Afrique . mon nez chercher de rencontrer les odeurs , ma peau les sensations , mais ce n'était pas encore mon Afrique ...avec la chaleur in fernale , et les tant d'Africains de retour pour les vacances . 
Prendo posizioni vicino a una famiglia di ivoriani con tanti bambini. Cerco di leggere, ho 3 ore , il mio libro " L'Africa di Thomas Sankara:le idde non si possono uccidere" di Carlo Batà, un italiano. Ma non ci riesco. Troppo emozionata. La mia amica tira fuori la macchina fotografica , comperata per l'occassione, e ancora imballata. Decidiamo di dedicarci alle istruzioni per l'uso.Je me positionne près d'une famille Ivoirienne avec beaucoup d'enfants . Je cherche à lire , j'ai 3 hrs , mon livre " l'Afrique de T. sankara : Les idées ne peuvent mourir " de Carlo Batà , un Italien. Mais je n'y arrive pas . trop émue .Mon amie sort son appareil photo , acheté pour l'occasion , et encore emballé  .nous decidons de nous dedier aus instructions pour l'usage .

Intanto, per passare il tempo andiamo a bere una birra. Occhi puntati degli uomoni su di noi, uniche due donne che bevono birra. Accidenti, vero siamo ancora in Marocco.Entre temps , pour passer le temps nous allons boire une bière . les Yeux des hommes se braquent sur nous, les uniques femmes qui boivent de la bière , c'est vrai nous sommes encore au Maroc .

Finalmente si ripartre. Altro decollo, altre emozioni. La mia amica è arrabbiata con Air Maroc perchè non distribuiscono alcolici, dopotutto, non tutti quelli che prendono questi aerei sono mussulmani. Ed ha ragione. Io pago e volgio il servizio che chiedo. Mica siamo in moschea.Finalement nous repartons. Autre décolage , autres émotions . Mon amie se fâche avec Air-Maroc pare qu'elle ne distribue pas d'alcool , après tout ce ne sont pas tous les clients qui sont musulmans . Et nous ne sommes pas non plus à la mosquée .

Devo chiudere-- a dopo..je dois fermer ... à + tard . La traduction de Gbap est en bleue dans le texte .




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Message par Essaba » juil. 04, 08 3:44 pm

oh merda, avevo scritto la parte n. 4. ma poi per errore ho cancewllato tutto.. e adesso.. non ho piu' tempo.. merda merda scusate la finezza me sono arrabbiata
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Message par Gbapleu » juil. 04, 08 4:29 pm

Brava ! brava ! brava ! prend tout ton temps et surtout ne cherche pas à raconter avec precipitation , sinon tu sauteras des parties . Gbap.
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Message par Essaba » juil. 05, 08 9:02 am

Gbapleu a écrit :Brava ! brava ! brava ! prend tout ton temps et surtout ne cherche pas à raconter avec precipitation , sinon tu sauteras des parties . Gbap.


Vraiment? Je pensais être trop long dans pour dire..aujourd'hui où je travaille il y a beaucoup de gens, je n'ai pas le temps écrire.. vu ce qui est arrivé pour la hâte hier.. meilleure attente.  Encore merci 

Cette histoire est un exercice de mémoire. Je suis un que  n'elle souvient jamais des noms des places.. pas seul.. une façon de revivre dans moi les jours, pour  n'oublier jamais..
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